Articoli & curiosità

Pizza Napoletana UNESCO - Bene immateriale italiano 2017
Pizza Napoletana UNESCO - Bene immateriale italiano 2017
Faggete secolari - Bene UNESCO 2017
Faggete secolari - Bene UNESCO 2017
Opere difensive veneziane a Palmanova, Bergamo e Peschiera del Garda - Bene UNESCO 2017
Opere difensive veneziane a Palmanova, Bergamo e Peschiera del Garda - Bene UNESCO 2017

PIZZA NAPOLETANA Patrimonio Unesco immateriale

Lo ha annunciato la delegazione italiana del 12° Comitato per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale dell'agenzia dell'Onu riunito in Corea del Sud. "Vittoria! Identità italiana sempre più tutelata nel mondo", ha esultato su Twitter il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina

 

La pizza napoletana diventa patrimonio dell'umanità. Il 12° Comitato per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale dell'Unesco, riunito in sessione sull'isola di Jeju, ha valutato positivamente la candidatura italiana. Lo ha annunciato la delegazione italiana che sull'isola della Corea del Sud ha atteso il riconoscimento sperato. "Vittoria! Identità enogastronomica italiana sempre più tutelata nel mondo", ha esultato su Twitter il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina.

I lavori del Comitato Unesco si concluderanno il 9 dicembre e solo al termine di questa ultima sessione il riconoscimento dell'Arte del pizzaiuolo napoletano sarà ufficialmente ratificato, dando il via ai festeggiamenti ufficiali. Intanto a Napoli è scattata la festa: apertura straordinaria sin dalle 8 per alcune tra le pizzerie storiche della città, da Brandi, a via Chiaia, dove si narra che sia nata la pizza margherita, a Sorbillo, nel cuore del centro storico. Pizza per tutti a colazione e per il resto della mattinata per celebrare l'ambito riconoscimento atteso dal 2010.


Unesco, i 53 siti italiani patrimonio dell'umanità

E' come aprire un album da sogno: città fortificate e meraviglie della natura, siti archeologici e monumenti d'ogni tipo. A vederli tutti in fila, i gioielli italiani che l'Unesco ritiene 'patrimonio dell'umanità' non si può trattenere un moto di stupore, meraviglia e un pizzico d'orgoglio. L'Italia è al top, nell'impegno di custodire questi tesori di tutto il mondo, che proprio oggi sono saliti alla bella cifra di 53, con l'introduzione nella Lista del patrimonio dell'Umanità delle faggete secolari e delle opere difensive veneziane l'Italia a Palmanova, Bergamo e Peschiera del Garda. Il resto dell'Europa, quanto a patrimoni Unesco, segue da lontano con l'affanno: Spagna (46 siti) e Francia (42), i Paesi più riconosciuti, sono comunque molto meno presenti. Piuttosto a insidiare il nostro primato di Belpaese avanza la Cina, che ci tallona con 52 siti patrimonio dell'umanità.

"Siamo un'autentica superpotenza di cultura e bellezza", gongola il ministro degli Esteri Angelino Alfano. mentre Dario Franceschini, titolare della cultura, annuncia le new entry: "Le antiche faggete e le Opere di difesa veneziane. La decisione è stata presa dalla 41esima sessione del Comitato del Patrimonio Mondiale in corso a Cracovia".

In particolare, sotto la voce 'Opere di difesa veneziane tra il XVI e il XVII secolo' sono state 'premiati' tre siti: la splendida città fortezza di Palmanova, voluta dalla Serenissima per difendere la cristianità dalla furia degli ottomani; le alte mura di Bergamo con i loro passaggi sotterranei, le 200 bocche da fuoco e le cannoniere; gli alti muraglioni bastionati di Peschiera del Garda, che sembrano nascere direttamente dalle acque del lago. Una 'medaglia' anche per dieci secolari faggete incantate, che si estendono dalla Toscana alla Calabria: quasi tutte fanno parte di parchi naturali, come quelle che si trovano sull'Appennino tosco-romagnolo e che fanno parte della riserva di Sasso Fratino, nel Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna. Scendendo nel Lazio, la provincia di Viterbo, che ospita ben due faggete secolari: quella del Monte Cimino, a Soriano del Cimino, e quella del Monte Raschio, nel Parco naturale di Bracciano-Martignano. Tra le altre faggete secolari riconosciute patrimonio dell'umanità ci sono quelle del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise e, in Puglia, quelle della Foresta Umbra, con piante alte fino a 50 metri che si trovano nel cuore del Parco nazionale del Gargano. Tra Basilicata e Calabria c'è la Foresta vetusta di faggio di Cozzo Ferriero del Parco nazionale del Pollino, che si estende per circa 70 ettari, con piante di quattro secoli.


L'Unesco ha assegnato all'Italia altri due siti patrimonio dell'umanità. Nessuno al mondo può vantare un record simile

E sono 53, a testimoniare che l'Italia è un paese imprendibile per bellezza e cultura. L'Unesco, riunitosi a Cracovia, ha decretato le faggete italiane e le strutture difensive veneziane rispettivamente 52esima e 53esima bellezza nostrana, un record. I 53 siti italiani sono distribuiti su 17 regioni; solo Molise, Valle d'Aosta e Calabria non ne ospitano neppure uno.


Uno sguardo sulle ultime novità UNESCO nel mondo

Per il 2017, più in generale, l'Unesco ha valutato 33 proposte e inizialmente ne ha approvate 25 (20 siti nuovi e 5 estensioni di aree già patrimonio). Nelle ultime ore la lista è salita a 26. L'area del monastero di Gelati e della cattedrale di Bagrati in Georgia (patrimonio mondiale dal 1994 e nell'elenco del patrimonio in pericolo dal 2010) è stata ridotta, escludendo la cattedrale di Bagrati, rimossa dalla lista del patrimonio mondiale in pericolo a causa di invasivi interventi di ricostruzione che ne hanno "danneggiato l'integrità e l'autenticità" storica.

Si è aggiunta poi la città storica di Ahmadabad in India.

UNESCO

Oltre alle due italiane (le mura difensive veneziane e l'estensione dell'area dei faggeti), le altre sono: il sito archeologico di Afrodisia in Turchia, la cattedrale dell'Assunzione di Sviyazhsk in Russia, le grotte di Swabian Jura in Germania e, sempre in Germania, si aggiungono alla lista degli edifici Bauhaus già protetti a partire dal 1996: 3 costruzioni a Dessau ed una a Bernau.

E ancora la tomba dei patriarchi nella città vecchia di Hebron in Palestina, la città di Yazd in Iran, Kujataa in Groenlandia, la Cina con l'isola di Kulangsu e l'altopiano Hoh Xil. Premiata l'Africa con la città di Mbanza Kongo in Angola e con l'estensione dell'area (già patrimonio dal 1996) del complesso W-Arly-Pendjari. E ancora la città di Asmara in Eritrea e il paesaggio culturale del ǂKhomani del Sudafrica. C'è l'isola di Okinoshima in Giappone, Taputapuātea nella Polinesia francese, la miniera di Tarnowskie Góry in Polonia, il tempio di Sambor Prei Kuk in Cambogia, il distretto dei laghi del Regno Unito, il sito archeologico di Cais do Valongo nel centro di Rio de Janeiro in Brasile, i paesaggi della Dauria in Mongolia, il parco nazionale Los Alerces in Argentina, e ancora un'estensione per l'area di Strasburgo in Francia (dal 1988) a cui si aggiunge il distretto di Neustadt.


DAL 31 DICEMBRE 2018

Stati Uniti e Israele escono dall'Unesco

La decisione dopo l'ingresso della Palestina e la risoluzione su Gerusalemme 12 Ottobre 2017

Gli Stati Uniti hanno notificato all' Unesco la loro uscita dall'organizzazione. Lo ha riferito il direttore generale dell'agenzia culturale dell'Onu, Irina Bokova. Gli Usa accusano l'Unesco di essere "anti Israele". E dopo gli Stati Uniti anche Israele annuncia l'uscita dall'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura, e sempre per lo stesso motivo. Rappresaglia per l'ingresso della Palestina (formalmente l'Anp di Abu Mazen) nel 2011. "Il premier Netanyhau ha dato istruzioni al ministero degli Esteri di preparare il ritiro di Israele dall'organizzazione in parallelo agli Stati Uniti», ha reso noto l'ufficio del primo ministro israeliano. Ma sono soprattutto le risoluzioni su Gerusalemme quelle che hanno suscitato le controversie più profonde se non la vera e propria furia di Israele. A far indignare Tel Aviv il fatto che nella risoluzione, i luoghi sacri di Gerusalemme, inseriti dall'Unesco nei patrimoni storici da proteggere, siano stati denominati usando solo il termine arabo "Al Haram al Sharif" (in italiano "Spianata delle Moschee"). Lo stesso luogo è denominato "Monte del Tempio" dagli ebrei. La risoluzione Unesco, il cui titolo è "Palestina occupata", indica Israele come "un potere occupante", condanna "le crescenti aggressioni di Israele, in particolare degli estremisti di destra", disapprova "le restrizioni imposte da Israele all'accesso ai luoghi sacri", si rammarica "per il rifiuto di Israele di concedere i visti agli esperti dell'Unesco", si duole "per i danni causati dalle Forze armate israeliane", deplora il progetto israeliano di costruire due linee tranviarie nella città vecchia di Gerusalemme e un "visitor center" a sud della Spianata.


Quali sono i siti italiani candidati a diventare patrimonio dell'umanità dell'Unesco

Pubblicato il 29 GIU 2015

RUDI BRESSA

Dal 28 giugno all'8 luglio a Bonn si decideranno i nuovi siti patrimonio dell'umanità. L'Italia concorre con la "Palermo arabo normanna e le Cattedrali di Cefalù e Monreale".

Sono aperti i lavori della 39esima commissione Unesco che sceglierà i nuovi siti patrimonio dell'umanità e che si terrà dal 28 giugno all'8 luglio 2015 a Bonn, in Germania. 37 i candidati in totale, tra cui 31 naturali, 5 culturali e 1 misto.

L'Italia parteciperà con un sito culturale, ovvero con il complesso "Palermo arabo normanna e le Cattedrali di Cefalù e Monreale". Si tratta della 51esima candidatura, che potrebbe alzare l'asticella del già elevato record italiano. Il nostro paese, con 50 siti, è quello con il numero maggiore di patrimoni riconosciuti.

Il sito candidato comprende 7 complessi monumentali palermitani e 2 complessi delle Cattedrali di Cefalù e Monreale, a testimonianza de "l'altissimo valore del sincretismo culturale arabo-normanno che generò uno stile architettonico ed artistico eccezionale in grado di rappresentare, ancora oggi, l'esempio tangibile di convivenza, interazione e interscambio tra culture eterogenee", si legge da una nota rilasciata dal ministero per i Beni culturali.

Ad oggi sono 41 i siti che rientrano nella "tentative list", ovvero la lista che ogni Paese stila e candida a diventare patrimonio. L'ultima in ordine cronologico è la candidatura di una area di foreste che vanno dall'Emilia alla Puglia come parte delle "Foreste vergini di faggio dei Carpazi (Slovacchia e Ucraina) e foreste di faggio antico della Germania".

Ecco la lista completa:

  • Espace transfrontalier Marittime-Mercantour (Les Alpes de la Mer) (15/04/2013)
  • Massif du Mont-Blanc (iscrizione comme patrimoine naturel transfrontalier, avec France et Suisse) (30/01/2008)
  • Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalu' e Monreale (18/10/2010)
  • Arcipelago di La Maddalena e le Isole di Bocche di Bonifacio (01/06/2006)
  • Bradisismo nell'Area Flegrea (01/06/2006)
  • Cascata delle Marmore e la Valnerina: siti monastici e le antiche opere di bonifica idrogeologica (01/06/2006)
  • Monastero Cattolica di Stilo e complessi basiliani-bizantino (01/06/2006)
  • Cittadella di Alessandria (01/06/2006)
  • Estensione alle "foreste vergini di faggio dei Carpazi (Repubblica Slovacca e Ucraina) e le foreste di faggio antico della Germania (Germania)" comune patrimonio mondiale della proprietà (2015/02/02)
  • Città Fortezza di Palmanova (01/06/2006)
  • Grandi Terme di Europa (2014/01/07)
  • Giardini Botanici Hanbury (01/06/2006)
  • Centro storico di Lucca (01/06/2006)
  • Centro storico di Parma (01/06/2006)
  • Centro storico di Pavia e Certosa (01/06/2006)
  • Isola dell'Asinara (01/06/2006)
  • Ivrea, città industriale del 20 ° secolo (03/05/2012)
  • Grotte carsiche in preistorico Puglia (01/06/2006)
  • Lago Maggiore e il Lago d'Orta lakelands (01/06/2006)
  • Isola di Mothia e Lilibeo: Il fenicio-punica civiltà in Italia (01/06/2006)
  • Orvieto (01/06/2006)
  • Parco Nazionale della Sila - Sila, Gran Bosco d'Italia (31/01/2012)
  • Pelagos: il Santuario dei Cetacei (01/06/2006)
  • Stagni nella baia di Oristano e l'isola Penisola del Sinis di Mal di Ventre (01/06/2006)
  • Cattedrali romaniche di Puglia (01/06/2006)
  • Salento e il "Barocco Leccese" (01/06/2006)
  • Cappella degli Scrovegni (01/06/2006)
  • Sulcis Iglesiente (01/06/2006)
  • Taormina e Isola Bella (01/06/2006)
  • La valle dell'Aniene e Villa Gregoriana a Tivoli (01/06/2006)
  • La città di Bergamo (01/06/2006)
  • I paleosuperfici Paleolitico Inferiore a Isernia-La Pineta e Notarchirico (01/06/2006)
  • The Marble Bacino di Carrara (01/06/2006)
  • Le Murge di Altamura (01/06/2006)
  • I portici di Bologna (01/06/2006)
  • Le colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene. (Le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene (05/10/2010)
  • La transumanza: Traccia del Royal Shepherd (01/06/2006)
  • Le opere veneziane di difesa tra il 15 e 17 ° secolo (2013/09/10)
  • Via Appia "Regina Viarum" (01/06/2006)
  • Ville nobiliari papale (01/06/2006)

  • Volterra: Storico e paesaggio culturale (01/06/2006)

 

UNESCOLIVE: piccole curiosità

Dalla Giorgia...

L'area del monastero di Gelati e della cattedrale di Bagrati in Georgia (patrimonio mondiale dal 1994 e nell'elenco del patrimonio in pericolo dal 2010) è stata ridotta, escludendo la cattedrale di Bagrati, rimossa dalla lista del patrimonio mondiale in pericolo a causa di invasivi interventi di ricostruzione che ne hanno "danneggiato l'integrità e l'autenticità" storica. 

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